sabato 13 gennaio 2018

Operazione: "Fiato sul collo"

Meno uno, meno due, meno tre, meno quatto, meno cinque, meno sei... meno sedici... mercoledì 17 gennaio 2018...
Conto alla rovescia in attesa del Falò di Sant’Antonio a Sedriano.

È già iniziato il tam tam mediatico sui social che incita il sindaco e l'amministrazione comunale ad organizzare, con un conto alla rovescia, questa festa anche se - purtroppo-ormai priva del suo significato rurale.
Già si citano le controversie ed il nostro dissenso.
Qualche fan dell'esuberante CipriStar scrive: “perché i  Sinistri poi si arrabbiano”, quale fosse un incitamento, o l’occasione per aprire le ennesime polemiche contro SdS.

E invece non è così, chiariamolo una volta per tutte.

Non ci piace apparire come i cattivi della situazione, ma le condizioni in cui gli scorsi anni è stata messa in scena questa festa, ci ha costretti - per senso civico e per rispetto di tutti i Sedrianesi-  a prendere le posizioni che sono state ampiamente riportate anche sulla stampa. 

Detto ciò, desideriamo informare l'Angelo del focolare che se proprio ‘sto falò dovrà andare in scena, vigileremo attentamente perché si facciano le cose per bene. 
Senza riaccendere le gravi prese di posizione nei nostri confronti dello scorso anno, speriamo solo che gli organizzatori abbiano fatto bagaglio degli errori commessi e non li ripetano. 
Come tutte le persone dotate di buon senso sanno, si dovrà prestare grande attenzione a cosa verrà accatastato per essere bruciato, evitando schifezze di dubbia provenienza, limitando la grandezza e l’altezza della pira e prevedendo in anticipo costi e tempi di smaltimento delle ceneri. 
Naturalmente, tutto ciò non è un’invenzione di SdS. 
Esistono precise leggi nazionali e regolamenti regionali che le impongono: basta solo rispettarle. 

Per chiarire il nostro pensiero, ribadiamo: a Sedriano si continui a ricordare tutte le feste possibili - tradizionali e non- ma senza esagerare e sprecare soldi pubblici. 
È consigliabile però che nessuna di queste ricorrenze debba causare danni alla salute dei cittadini; i più indifesi in particolare. 

Ricordiamo allora, per chi ancora non l’avesse capito, che la combustione incontrollata di legna all’aperto produce una quantità impressionante di polveri sottili, che bene alla salute non fanno. 
Se poi si bruciano vernici, resine e altre schifezze del genere, la situazione si aggrava. 
Ci troviamo poi nel periodo dell’anno più problematico per l’inquinamento delle nostre città, perché è caratterizzato dal continuo sforamento dei limiti consentiti d’inquinanti presenti nell’aria che respiriamo, sommate alle emissioni nocive dei nostri sistemi di riscaldamento. 

Dunque festa sarà, sostiene il nostro sindaco, ma sobria e rispettosa. 
Vedremo... Noi - è certo - gli staremo col fiato sul collo.

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