mercoledì 21 settembre 2016

Il sindaco "venezuelano"

Lo ripetiamo nuovamente: i pentastellati nostrani sono allergici alla democrazia. E' un fatto, non un'opinione e lo diciamo da tempo immemore.

SdS ha più volte ricordato che non basta proporsi camuffati da vergini per passare come tali... e infatti da quando sono diventati maggioranza si è prepotentemente svelata la loro vera natura. D'altra parte, basta andare a verificare quali pulpiti hanno precedentemente frequentato.

Si riempiono spesso la bocca di frasi ad effetto come "democrazia partecipativa" o "diretta" (termini utilizzati in modo scorretto, visto che il loro vero significato è assai diverso da quello pensato da Grillo e amici).

Comunque, nessun coinvolgimento dei comuni cittadini nelle loro scelte: non esageriamo ! Qualche timida manifestazione di interesse da protocollare in comune (vedi orti urbani) e qualche segnalazione sulla viabilità (molte delle quali al momento sono ancora senza risposta), ma nulla di più.

Abbiamo atteso con curiosità il nuovissimo "Question Time", ma abbiamo scoperto trattarsi della solita patacca preconfezionata. Entrato in vigore a fine marzo è stato utilizzato una sola volta,  da noi, perché  strumento alquanto complesso. E' necessario inviare la domanda almeno dieci giorni prima della convocazione del consiglio comunale, data conosciuta solo dai consiglieri comunali… ed amici. Per questo motivo, è facile che la domanda non venga discussa nella prima seduta utile… forse nella successiva -in data non ancora stabilita-  e in questo modo l'argomento del quesito potrebbe, ovviamente, risultare superato.
E' il classico esempio di specchietto per le allodole

Ritornando a vecchi e democratici “interventi stellati", ricordiamo quando ci hanno fatto allontanare dalla saletta riservata ai gruppi consiliari, con la complicità di quel PD che oggi si lamenta -comicamente- più o meno per lo stesso motivo.

E che dire delle tanto decantate riunioni o consigli comunali aperti al pubblico? Nemmeno l'ombra, se non un'assemblea autocelebrativa, riservata ad amici e fans.
E le varie piattaforme utilizzate dai vari gruppi pentastellati nazionali per coinvolgere i cittadini nelle scelte delle varie amministrazioni? Non pervenute.
E il bilancio partecipativo ? Forse si sarà perso per strada...

E poi la conferma -consolidata- che questa giunta stellare arriva sempre con la soluzione in tasca, spesso senza averla discussa o resa pubblica (vedi Parcobaleno) oppure, cosa ancora più grave, snobbando e cercando di ridicolizzare le firme presentate (circa 1600) contro la sciagurata scelta di eliminare l'ambulatorio comunale.
Estranei ad ogni pratica democratica, sono intolleranti ad ogni forma di reale opposizione (particolarmente la nostra) considerata inutile, poco propositiva, velleitaria.

E, dulcis in fundo, arriviamo all'ultima genialata del mayor Cipriani : l'abolizione delle commissioni consultive.
Come si sa, stiamo parlando di una assemblea di cittadini (non consiglieri comunali) che hanno la facoltà di esprimere pareri non necessariamente vincolanti per l'amministrazione comunale.
Famose  -in passato- sono state le commissioni giovani, biblioteca, mensa, ecc.
Un modo intelligente ed importante di far partecipare i cittadini, attuato da tutte le amministrazioni.

Ma giustamente ora si cambia, poiché queste pratiche rientrerebbero nella "vecchia politica becera” (cit. Valeria Chiesa), quindi sono strumenti vecchi superati e inutili.
Chi decide oggi è solo colui che è stato designato dalle stelle: il sindaco venezuelano (cit. Di Maio)...

5 commenti:

  1. Una piccola correzione: anche il precedente sindaco aveva abolito le commissioni.

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  2. Mica tanto vero. Le consulte c'erano: mensa (l'attuale assessore alla cultura vi faceva parte), biblioteca, ecc.

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  3. Commissioni mensa e scuola non si sono mai costituite ufficialmente per mancanza di numero legale. Boicottate dalla precedente giunta.

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  4. Le commissioni mensa e scuola con la giunta celeste non sono mai partite per mancanza di numero legale. L'assessorato alla cultura/scuola non ha mai diffuso informazioni in merito alle commissioni e anche i delegati dei partiti disertavano le riunioni non permettendo mai di raggiungere il numero legale

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  5. Ogni anno arrivavano noi genitori inviti di adesione alle commissioni mensa/scuola, ma in pochi aderivameo e quindi le commissioni non partivano. Mi Sembra invece che ci fossero comissioni cultura e giovani funzionanti, perché ricordo iniziative come teatro a Milano e spettacoli. Tutto questo era amministrazione Celeste, mi sembra giusto riconoscerglielo

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