venerdì 5 dicembre 2014

Progetto “palese” …

La “Lista civica per Sedriano” a caccia di alleati per il nuovo “progetto paese” in vista della prossima tornata elettorale …
Questa era più o meno  l'apertura di un articolo apparso la scorsa settimana su alcuni settimanali locali, e che proseguiva poi così: 

“Chiamare a raccolta gruppi politici, associazioni e cittadini motivati da senso pubblico”  !?

“Amministratori che sappiano unire le forze migliori del paese e promuovere con saggezza le iniziative del governo comunale”  !? 
.... “è costato lacrime e sangue, sacrifici di uomini (magistrati, forze dell’ordine, giornalisti, persone comuni)”
“Soprattutto è necessario cercare l’unità politica, come nelle grandi situazioni nazionali ” !? 
“Se operiamo di concerto, guardando lontano e difendendo i valori essenziali della democrazia e della buona amministrazione, possiamo valorizzare la città e farla vincere” !?

Accidenti … roba per palati fini ! Mica il solito minestrone …  
Concetti che fanno tornare con il pensiero ai padri della costituzione … Cose da grandi statisti. 
Tutti in piedi e giù il cappello !

Come avevamo già anticipato nel nostro blog qualche settimana fa, ecco che stanno iniziando ad affacciarsi le “proposte di fidanzamento” : una sorta di “grand coalisiun de Sidriàn” a larghissime intese. Un po’ come il minestrone “Findus” : diciotto tipi di verdure diverse …

Scherzi a parte, confermiamo che noi di SdS “portiamo rispetto” a tutti (o quasi) i competitori politici locali, ma la nostra posizione è nota da tempo.
Se veniamo convocati in modo trasparente noi parliamo con tutti: magari con qualche eccezione…
Dopo di ché, secondo SdS ognuno deve avere il suo ruolo, rappresentando al meglio la propria "istanza politica".
Per questo motivo, escludiamo accordi elettorali contro-natura, sante alleanze, larghe intese, grandi inciuci, apparecchiamenti ecc.. con chiunque: avrebbero vita breve.

Se ci sono persone di buon senso -come riteniamo sia sempre stato Curioni - si possono certamente discutere, ed eventualmente appoggiare punti in comune, come è accaduto per Villa Colombo. Naturalmente, a votazioni avvenute e sempre con i propri ruoli differenti in maggioranza o in opposizione.

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