giovedì 20 febbraio 2014

Sinistra di Sedriano con “L’altra Europa per Tsipras”

Solitamente le elezioni Eruopee in Italia servono ai partiti esclusivamente per misurare il proprio peso politico.  Questa volta invece, assumono un significato importantissimo: rappresentano l’ultima chance per cambiare veramente il verso della politica europea, dettata dalle banche e dalla Merkel.

L’Eurozona  è sull’orlo di un collasso. Questo non è dovuto all’Euro in sé, ma alle politiche di austerità che, anziché supportare la moneta unica, l’hanno indebolita. Purtroppo, questi atteggiamenti hanno indebolito anche la fiducia dei cittadini nell’Unione Europea e il percorso di integrazione dell’Europa.
È la disuguaglianza che stimola l’euro-scetticismo. E’ necessario abbandonare l’austerità e recuperare la democrazia. La diversità nelle istituzioni nazionali non è tollerata, e l’imposizione delle regole è la pietra fondante delle leggi approvate dalla Commissione Europea per incrementare il controllo economico sull’Eurozona.  La Merkel in Germania, insieme all’élite burocratica di Bruxelles, tratta la solidarietà sociale e la dignità umana come ostacoli economici e la sovranità nazionale come un fastidio. L’Europa è costretta a indossare la camicia di forza dell’austerità, delle disciplina e della deregolamentazione.
Peggio ancora, rischia una “generazione perduta”, quella della sua popolazione più giovane, talentuosa e promettente. Questa non  è la nostra Europa: è solo l’Europa che vogliamo cambiare. 
Vogliamo un’Europa al servizio dei bisogni umani invece che piena di paura della disoccupazione, della disabilità, della vecchiaia e della povertà, che distribuisce guadagni ai ricchi e paura ai poveri, che serve le necessità dei banchieri. Bisogna riunire l’Europa e ricostruirla su basi democratiche e progressive. E’ necessario ridare priorità alla democrazia,  perché l’Unione Europea sarà democratica o cesserà di esistere. E per noi, la Democrazia non è negoziabile.

Noi di SdS appoggiamo la lista “L’altra Europa con Tsipras”.  Si, Alexi Tsipras, il giovanotto greco di quarantadue anni, leader della coalizione di sinistra Syriza, oggi prima forza politica greca con un gradimento che sfiora il 32%  dei consensi.

Il socialista Martin Schulz, che è l’altro candidato alla presidenza della commissione europea, in questi anni si è opposto alle politiche di austerità volute dalla Merkel.  Non a caso, in Germania il suo partito SPD siede nello stesso governo della cancelliera tedesca …

L’Europa è arrivata ad un bivio critico. Nelle elezioni europee del 25 Maggio, due chiare alternative per il presente ed il futuro sono sul tavolo: o rimaniamo immobili con i conservatori e i liberisti, o ci muoviamo avanti con la Sinistra Europea. O acconsentiamo allo status quo neo-liberista, fingendo che la crisi si possa risolvere con le stesse politiche che l’hanno causata, o guardiamo al futuro.
Possiamo ricostruire la nostra Europa basata sul lavoro, sulla cultura e sulla ecologia. Ancora una volta dobbiamo ricostruire, nella storia della nostra casa comune che è l’Europa, un insieme di società democratiche e giuste. Per ricostruire l’Europa è necessario cambiarla. E dobbiamo cambiarla adesso, perché sopravviva.

C’è anche un altro grande risultato che si può ottenere: portare nella politica italiana il dibattito europeo, per farci uscire dalla mortifera discussione Letta - Renzi - Berlusconi -Grillo.
Superare il ridicolo tifo pro-contro l’euro, pro-contro l’Europa, e iniziare a discutere davvero delle cose che contano: il funzionamento delle istituzioni europee, sui poteri che devono avere il Consiglio e la Commissione, come deve funzionare l’unione bancaria e così via.

Inoltre questo è anche l’ultimo treno per quello che rimane della sinistra italiana, che vai dai partitini ormai quasi estinti ai mille movimenti che girano intorno a questa galassia frammentata e litigiosa. Si dovranno rispolverare "coerenza,  umiltà e saggezza" cancellando pruriti e antichi rancori. Come dice Tsipras, è arrivato il momento di fare “un passo indietro per fare tutti un passo avanti”.
Un po’ come abbiamo fatto noi, nel nostro piccolo, con Sinistra di Sedriano già nel lontano 2009.
Non sarà facile ma vale la pena provarci.


Sinistra di Sedriano

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