sabato 26 gennaio 2013

L'antimafia di Celeste

Da quando Celeste è stato rimesso in libertà, dopo tre mesi di arresti domiciliari, utilizza il suo ruolo istituzionale di sindaco per fini personali.
Sul sito del comune ha creato un'apposita sezione denominata "Le news del sindaco" dove condivide tutta una serie di documenti atti a dimostrare la sua non colpevolezza.
Atteggiamento di una persona sull'orlo di una crisi di nervi.

Celeste ha tutto il diritto di difendersi, ma nelle sedi opportune.
Non può usare il sito del comune (o altro) e soprattutto non può sfruttare il suo ruolo di sindaco per questioni private. Lo può e lo deve fare come libero cittadino.
Le attività municipali di Sedriano sono da oltre tre mesi paralizzate, e siamo quotidianamente sommersi da sterili e propagandistici comunicati stampa dove si elogiano l'inesistenti attività del sindaco. Questo per cercare invano di ripulire un immagine di Celeste ormai sbiadita.
Infatti sono mesi che noi chiediamo le dimissioni immediate di tutta la giunta.

Dopo l'assemlea del 16 a Magenta per dire no alle mafie nel magentino e soprattutto a Sedriano, Celeste ha dichiarato che lui non prende lezioni di antimafia da nessuno, e che ha dato prova in tempi non sospetti da che parte sta. Queste prove consistono nell'aver intestato tre strade a vittime della mafia.
Sinceramente, operazioni di questo tipo le può fare chiunque, anche chi è colluso, solo per scopi dimostrativi e di tornaconto personale.
Infatti non basta aver intitolato una strada per dimostrare la totale estraneità dei fatti contestati dalla procura di Milano soprattuto dopo l'alveolo di sospetto che si è creato intorno alla sua figura di sindaco.
Non vogliamo fare paragoni inappropriati o accostamenti impropri, ma ricordiamo che anche Totò Cuffaro dichiarò che la mafia fa schifo. E potremmo fare altri mille esempi.
Quello che noi contestiamo da tempo, è che Celeste poteva dimostrare in qualsiasi momento la sua estraneità. Bastava che :
  1. Condannasse senza se e senza ma, i comportamenti illeciti di Costantino
  2. Condannasse senza se e senza ma, le attività di compravendita di voti da parte di Scalambra
  3. Non difendesse a spada tratta Teresa Costantino affermando che lei non sapeva nulla delle attività del padre quando tutta Italia ascoltava le intercettazioni che confermavano l'esatto contrario
  4. Si dimettesse per sgomberare il campo da ogni sospetto
Invece ha fatto tutto l'opposto ... e pure con grande arroganza e supponenza.

Un'osservazione.
Celeste ha inviato la documentazione delle vie dedicate alle vittime di mafia ai relatori dell'assemblea del 16 a Magenta e ai sindaci di Settimo, Pregnana e Vanzago.
Giusto per conoscenza, la loro attività antimafia, nota in tutta Italia, non si limita a intestare monumenti o vie cittadine, ma a fatti, azioni e comportamenti realmente concreti e costanti nel tempo.

Ricordiamo che il sindaco di Vanzago, Roberto Nava, si dimise dal consiglio di rappresentanza dell'ASL 1 di Milano poiché a capo della sua ASL di riferimento, fu nominato Pietrogino Pezzano, un uomo che vantava amicizie potenti con capibastoni locali della 'ndrangheta. Infatti il suo nome compariva, senza essere indagato, nell'inchiesta "Infinito". Celeste invece cosa fece? Firmò una lettera a sostegno di Pezzano, nella quale si definiva la scelta di nominare Pezzano "una scelta di qualità" ...

Il sindaco di Pregnana, Sergio Maestroni, invece compare nella stessa inchiesta che ha portato ai domiciliari Celeste ... ma con una "piccola" (si fa per dire) differenza. Nell'ordinanza, viene evidenziato come Costantino è interessato a qualcosa anche a Pregnana Milanese, ma rinuncia immediatamente perché dice che a quel sindaco non ci si può nemmeno avvicinare . Ecco, a Maestroni questi personaggi nemmeno si avvicinano, da noi erano i benvenuti e giravano comodamente e indisturbati negli uffici comunali.

C'è poi la questione dimenticata di Villa Colombo, dove pende anche un ricorso al TAR fatto in tempi non sospetti. Nell'ordinanza, il giudice Santangelo dichiara (p. 318) : ... come l'operazione di Villa Colombo Brazzola non venga fatta nell'interesse della comunità sedrianese, ma proprio per accontentare gli interessi privatistici dello stesso Scalambra.

Infine, Celeste continua a dichiarare a tutto il mondo che come si può vedere dal faldone 3 lui risulta incorruttibile e lo dicono gli inquirenti ...
L'ordinanza dice qualcosina di diverso (p. 317) : ... ma non v'è dubbio che tale aspetto di "incorruttibilità" del Sindaco Celeste vada limitata alla sola diretta accettazione, "per paura", di somme di denaro, altra essendo, come visto, l'utilità ottenuta da Celeste corrispettivo del patto corruttivo stretto con Costantino e Scalambra, ossia l'appoggio , anche di natura finanziaria, assicurato dai due corruttori, per favorirne l'ascesa politica anche a livello nazionale ...

Quindi caro Alfrè, l'unica strada possibile di cui potremmo andare tutti fieri ... è quella delle dimissioni.

Sinistra di Sedriano (trinariciuti oppositori)

2 commenti:

  1. Piccola precisazione, SdS non è nata dopo le indagini della procura, ma siamo attivissimi dal 2009. Articolo di Repubblica pubblicato il 28/01/2013.

    http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2013/01/28/sedriano-il-sindaco-amico-del-boss-si.html?ref=search

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  2. Approfitto del vostro spazio perchè quello del blog del portavoce non condente di farlo ad un privato cittadino.
    Caro portavoce, prendi atto ed informa anche il tuo datore di lavoro, che l'indagine è portata avanti nei confronti del sig/prof Alfredo Celeste. Nel caso di un'eventuale condanna,la sanzione sarebbe inflitta al comune di Sedriano o al sig/prof Alfredo Celeste ? La risposta è ovvia... Quindi, caro portavoce, che "possa" o "debba" è irrilevante. L'importante è che usi i suoi soldi e non quelli dei cittadini per informare la cittadinanza e nel frattempo, si dimetta.
    Efrem

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