sabato 17 settembre 2011

Aree cani : è opportuno chiarire lo scopo dell'intervento

Egregio professor Celeste,
abbiamo letto sui quotidiani locali qual è il suo pensiero relativamente alle aree cani.
Memori delle sue recenti esternazioni sulla libera interpretazione dei giornalisti, desideriamo con Ella fare gli opportuni chiarimenti. Come per esempio l’affermazione : " Il Comune ha realizzato le aree dedicate agli ‘amici a quattro zampe’, ma non tutti i proprietari di cani hanno compreso lo scopo dell’intervento. Sì, perché alcuni facendo finta che non esistono e altresì incuranti delle esigenze dei cittadini conducono il proprio animale nelle aree verdi, che qui e là sono presenti nel territorio comunale, con l’inevitabile conseguenza di lasciare i loro ricordini”.
E nonostante il successivo chiarimento "Il che sarebbe niente se si preoccupassero a rimuoverli", dal nostro punto di vista, queste affermazioni creano le condizioni per una guerra tra proprietari di cani e gli altri cittadini.

Le aree cani nulla hanno a che vedere con il problema della maleducazione dei proprietari, proprio perché non sono i luoghi deputati al riguardo. Sostengo questo perché mi è capitato di imbattermi in un sedrianese (non proprietario di animali ma comunque maleducato), il quale, solo per il fatto di passeggiare con il mio cane, mi apostrofava (con termini non proprio idonei alla trascrizione) di portare a spasso il cane solo per fargli fare le deiezioni, aggiungendo inoltre, che nonostante l'indulgenza di questa amministrazione le aree per i cani non vengono utilizzate per questo scopo.
Come sempre in questi casi, anche per il mio passato di amministratore, anziché ricambiare gli insulti
(come si sarebbe meritato) mi sono fermato per farlo ragionare e gli ho spiegato che: le suddette aree sono state fatte da questa amministrazione (diversamente da quella precedente) per un autentico spirito di benevolenza nei riguardi degli animali; per consentire loro (diversamente da tutto il resto del territorio comunale) di potersi muovere liberamente senza guinzaglio. Ma anche in queste aree i proprietari sono tenuti a raccogliere le deiezioni.

Nel caso in cui, ammesso e non concesso, lui avesse ragione, è necessario puntualizzare che, se anche un proprietario abitasse a soli 100 metri dall'area cani, questo non significa che si debba dotare di ali per arrivarci. E’ quindi possibile che durante il tragitto avvenga il fattaccio. Dunque non si può prescindere dal fatto che le deiezioni del proprio animale debbano essere rimosse, ne più ne meno di qualunque oggetto o sostanza solida che accidentalmente ( o volontariamente) ognuno di noi possa perdere: dal pacchetto di sigarette vuoto al famoso e deleterio “cewingum”. Purtroppo sono pochi i cittadini che si lamentano di questo gesto incivile, semplicemente perché una volta essiccata questa non si attacca più alle scarpe come invece accade per le deiezioni. Peccato che le pavimentazioni di pregio dei nostri centri storici, vengono disseminate di orrende macchie nere e le amministrazioni comunali debbano spendere cifre ragguardevoli per eliminarle.

Dopo questo ragionamento, anche questo sedrianese comincia a pensare che in effetti ho ragioni da vendere. Ma in ogni caso, sostiene che io sono in torto perche all'ingresso di piazza seminatore i cartelli non lasciano spazio alle mie interpretazioni: l'accesso ai cani è assolutamente vietato.
Questa affermazione mi ha consentito di spiegare che, da un lato, sotto questo aspetto, apprezzo l'attuale amministrazione rispetto alla precedente, in quanto, nonostante ne facessi parte, non ha mai voluto modificare la pessima ordinanza dell’allora sindaco, che assurdamente non consentiva ai cani il transito in alcune zone discriminando così i proprietari di animali.
L'attuale sindaco anche con il nostro suggerimento convocò una assemblea con tutti i proprietari sedrianesi proprio per illustrare il nuovo regolamento (poi approvato dal consiglio comunale) che invece ne consente il transito in tutto il territorio (ad eccezione delle aree abilitate alla ricreazione dei ragazzi e dei bambini, che però dovranno essere appositamente segnalate).

La nota dolente per l'attuale amministrazione consiste proprio nel fatto che non sono stati rimossi i cartelli di divieto di accesso ai cani, in pieno contrasto con il nuovo regolamento e con la diretta conseguenza di generare confusione e disorientamento nei confronti di tutti i cittadini (proprietari di cani e non).
Come vede professore, prima di predisporre controlli e multe salate (come promesso dal titolo dell'articolo), occorre fare chiarezza smantellando finalmente i cartelli disseminati su tutto il territorio comunale per poi riutilizzarli per delimitare le sole poche aree effettivamente interdette.

Mi permetto inoltre di darle un consiglio tecnico. Un volontario non può fermare un cittadino a spasso con il suo cane e chiedere di mostrare gli idonei strumenti per la rimozione delle deiezioni, perché si andrebbe incontro al non trascurabile rischio di abuso e in caso di ricorso, l'esito sfavorevole per l'amministrazione è scontato. Probabilmente questa soluzione le è stata suggerita dal suo vice che, ha ancora in mente le ronde padaneDiverso invece il discorso di formare all'uopo la polizia locale che, con la dovuta cortesia, ne avrebbe titolo (come chiaramente indicato nel nuovo regolamento comunale).

Nel ringraziarla per l'attenzione, auspico, nell'interesse dei nostri amici animali, che Ella prenda nella dovuta considerazione la presente.
Per correttezza è mia premura informarla che quanto scritto sarà reso pubblico sul blog di “Sinistra di Sedriano”.

Cordialmente

Per Sinistra di Sedriano
Tiberio Paolone

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